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Dipendenza da gioco
Riconoscerla e Vincerla!
Letteralmente gambling vuol dire gioco d’azzardo, il termine però viene utilizzato per indicare un’abitudine patologica al gioco.
Il gioco per essere definito d’azzardo deve avere delle caratteristiche specifiche:
I giocatori puntano denaro o oggetti di valore.
La posta una volta puntata non può essere ritirata.
Il risultato del gioco è basato prevalentemente o esclusivamente sul caso/fortuna.
Stiamo assistendo ad un aumento esponenziale del numero dei giocatori, soprattutto in giovane età: un’indagine IPSAD (Italian Population Survey on Alcohol and other Drug) condotta su un campione di 11000 persone ha evidenziato un aumento del 4 del numero di persone tra i 15 e i 64 anni che ha puntato soldi almeno una volta su uno dei tanti giochi presenti sul mercato dal 2008 al 2011, la percentuale è passata dal 42 al 47.
Gli errori di pensiero alla base della dipendenza dal gioco sono molti, fra cui:
Dopo una lunga serie di perdite è probabile una serie di vincite
Un biglietto della lotteria acquistato in un autogrill dell’autostrada ha più probabilità di essere estratto
Al superenalotto i numeri in sequenza (ad es. 1-2-3-4) hanno meno probabilità di uscire di altri sei numeri a caso
Si impara “a riconoscere” le slot che fanno vincere
I numeri fortunati o sognati hanno più probabilità di far vincere
Anche la pubblicità fa la su parte, è sempre più diffusa la presenza di locandine che enfatizzano quanto sia semplice vincere e come potrebbe cambiare la nostra vita. L’Italia è il primo mercato al mondo nel gratta e vinci, ha il 23 del mercato mondiale del gioco online, come fatturato il gioco d’azzardo legale è la terza industria italiana dopo Eni e Fiat. Per l’anno 2012 nel gioco lecito sono stati spesi oltre 84 miliardi di euro. Per dare un’idea delle proporzioni basti pensare come il costo dell’intero Sistema Sanitario Nazionale (pubblico privato) superi di poco i 110 miliardi di euro.
Ma quanto costa tutto questo alla società?
Circa un milione di persone ha sviluppato una dipendenza grave dal gioco d’azzardo e due milioni sono a rischio. Si stima che i costi sociali complessivi causati dal gioco patologico siano circa 6 miliardi: costi sanitari diretti (trattamenti, cure specialistiche) e costi indiretti (perdita di reddito, peggioramento della qualità della vita sociale, lavorativa e familiare.
Attualmente il gambling viene trattato all’intero dei Ser.T (Servizi per le Tossicodipendenze) al pari delle dipendenze da sostanze, con trattamenti specifici e psicoterapia, indirizzando anche verso un supporto a livello sociale/legale quando necessario.
Non è raro infatti che i giocatori compulsivi abbiamo contratto molti debiti nella speranza di rifarsi o che abbiano commesso reati per necessità di soldi. Il sostegno della famiglia è fondamentale perché il giocatore riesca a liberarsi della sua patologia, deve sentirsi accettato e appoggiato da chi gli è accanto, proprio come in qualunque altro tipo di dipendenza.